Avanzi di Natale/ Un quarto dei cibi preparati per la festa è rimasto sulle tavole. Ma non buttarli: la guida di Coldiretti per risparmiare mezzo miliardo di euroGli italiani hanno ridotto le spese per il Natale, visto il momento di crisi, ma nonostante ciò sulle tavole è rimasto circa un quarto delle portate preparate per la vigilia e per il pranzo natalizio, per un valore di oltre mezzo miliardo. Cibi che rischiano di finire nella spazzatura, in barba alla maggiore attenzione alla riduzione degli sprechi.
A lanciare l'allarme è la Coldiretti, che ricorda come ad essere buttati siano soprattutto i prodotti già cucinati e quelli più deperibili come frutta, verdura, pane, pasta, latticini e affettati. Eppure - fa notare la stessa Coldiretti - polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia sono un'ottima soluzione per utilizzare gli avanzi: "In un momento di difficoltà economica - si legge in una nota dell'associazione - è importante utilizzare la fantasia e il tempo libero delle feste per recuperare con gusto i cibi rimasti sulle tavole. Recuperare il cibo Š una scelta che - conclude la Coldiretti - fa bene all'economia e all'ambiente con una minore produzione di rifiuti, in un momento come le festività di Natale in cui peraltro c'è una maggiore disponibilità di tempo libero e sono in molti a cogliere l'occasione per dedicare un pò più di tempo ai fornelli".
E a proposito di bilanci, per questo Natale la spesa media a famiglia è stata di 166 euro, al di sotto delle previsioni già negative: la spesa totale si è attestata a 4 miliardi di euro, rispetto ai 4,4 che erano stati stimati. Tra i vari settori si registra un lieve aumento per i prodotti elettronici (1%) mentre rimane stabile l'editoria. E' quanto sostiene l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori (Onf) che ha elaborato i dati sui consumi relativi alle festività natalizie, pervenuti dai centri di elaborazione dislocati nel Nord, Centro e Sud Italia (sia nelle piccole che nelle grandi città).
"Purtroppo - si legge in una nota - le nostre previsioni negative sono risultate sottostimate. Infatti, in circa tutti i settori si è verificata una forte contrazione rispetto ai consumi natalizi dello scorso anno. La spesa totale si è attestata a 4 miliardi di euro, rispetto ai 4,4 che erano stati stimati. Pertanto, la spesa media a famiglia è stata di 166 euro".
Questi i primi consuntivi relativi ai consumi natalizi articolati nei diversi settori di spesa. Abbigliamento e calzature -18%; mobili, arredamento ed elettrodomestici -24%; profumeria e cura della persona -7%; giocattoli -3%; alimentazione -1,5%; elettronica di consumo +1% (trainata dal passaggio al digitale terrestre di alcune regioni e dalla vendita di smartphone); editoria (libri e cd) stabile (grazie alle forti promozioni); turismo -8%.
"E' chiaro, quindi- hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori e Adusbef - che da tutto ciò deriva l'urgente necessità di affiancare alle misure di riequilibrio dei conti che solo per la manovra Monti costeranno alle famiglie 1129 euro) interventi determinati per avviare una nuova fase di sviluppo, attraverso il rilancio degli investimenti nei settori produttivi".
p.s: io li mangio sempre a santo stefano gli avanzi